10 COMANDAMENTI PER UN PACKAGING SEDUTTIVO E MANIPOLATIVO
La premessa è che maggiore è il numero dei competitor nella category maggiore l’impegno nella definizione del packaging, sempre più strategico.
E cosa in un pack cattura l’attenzione e lo fa preferire agli altri? Esplicitiamone alcuni aspetti in un breve decalogo ad uso dei neofiti della scienza dell’impacchettamento.
- Evidenziare gli elementi più familiari al consumatore, riconosciuti con immediatezza perché già facenti parte del suo repertorio esperienziale, quello che sta all’origine del prodotto ed a questo sono positivamente associati, quali colori, segni, icone, scritte. Ovvero partire dagli elementi basic che contraddistinguono la category.
- Evitare comunque una grafica demodé (a meno che non sia richiesta dal concetto di prodotto). Il consumatore tende a percepire come prodotti obsoleti, fuori moda quelli che non utilizzano segni grafici attuali. Un prodotto siffatto apparirebbe più vecchio di quel che è prima di iniziare il suo ciclo di vita.
- Utilizzare un solo carattere tipografico, nelle sue varie espressioni (minuscolo, maiuscolo, corsivo, maiuscoletto, …), sempre un solo font. Usare un carattere con le grazie in abbinamento ad un carattere bastoni suscita disordine visivo, producendo un controcanto disarmonico che disorienta il consumatore.
- Creare un centro di lettura del packaging sul quale far convergere la scansione dello sguardo (possibilmente la parte visual dove viene rappresentato il prodotto).
- Utilizzare codici colore che evocano le occasioni d’uso del prodotto. Colori caldi per eccitare e velocizzare, freddi per riflettere e calmare, neutri (bianco e nero) per significare autorevolezza, pulizia formale e status.
- Definire la shape in accordo con il livello di estrosità del target. Quadrata, tonda, ovale, piramidale …
- Circoscrivere la quantità del prodotto adeguata all’utilizzo nel tempo medio e alla classe socio-economica dell’user.
- Limare, assottigliare, comprimere il testo fino all’essenziale. Per comunicare ricorrere piuttosto alle icone, ai segni grafici ed alle immagini.
- Rendere il più possibile visibile il contenuto. Nascondere il prodotto suscita diffidenza; altrimenti inscatolarlo e rappresentarlo visivamente in modo realistico sulla confezione. E nel caso di un prodotto alimentare, mostrane tutte le caratteristiche fisiche (dimensioni, colori, morbidezza/croccantezza …) associandolo a immagini di alimenti complementari nella degustazione per innalzare l’appetizing appeal.
- Il fronte della confezione deve comunicare gli elementi distintivi ed emozionali,mentre numeri, istruzioni d’uso e altri aspetti tecnici devono figurare sul retro (o di lato).
In qualità di consumatori veniamo attratti dalla novità e valorizziamo tutto quello che ci “appare” come nuovo. La metrica per verificare quanto il prodotto, vestito del nuovo pack, venga recepito come veramente nuovo è l’utilizzo più o meno immediato. Se il prodotto viene posteggiato senza spacchettarlo in un armadietto, in cucina o in qualsiasi altro luogo della casa, significa che il nuovo pack non funziona completmente. Quando invece l’utilizzo segue a ruota l’acquisto, , non solo per la spinta all’acquisto sviluppata ma anche per la frenesia d’utilizzo che ha suscitato.