Il ricercatore quando analizza le forme, le superfici e gli elementi grafico-estetici dei prodotti si trova in un mondo parallelo dove gli oggetti parlano e comunicano i tratti della loro personalità generando in chi li osserva varie emozioni, attrazione o repulsione.
In questo senso il mondo delle automobili rappresenta l’emblema stesso del prodotto di consumo che interloquisce con l’acquirente, attuale o solo potenziale, con la sua personalità. Ed infatti volontieri gli automobilisti accreditano la loro auto di una specifica personalità (spesso estensione o a compensazione della propria) e magari gli danno anche un nome.
Invero nel paese delle meraviglie e dei consumi TUTTI gli oggetti si animano e conversano con gli acquirenti.
Quando testiamo un qualsiasi prodotto, non solo quelli di design, diventa particolarmente evidente come molte indicazioni dei potenziali acquirenti convergano su alcuni tratti di personalità.
Ci sono macchinette per fare il caffè che, anche solo osservandone gli aspetti esteriori, sono intensamente correlate con l’aggressività (piuttosto che con la socievolezza) ed esprimono femminilità (o mascolinità), intelligenza (o semplicità), e così via dicendo. Si tratta di aspetti comunicazionali, integrati nel prodotto stesso, estremamente importanti per il marketer: quando un prodotto esprime solidità e affidabilità e magari è anche simpatico diventa più facile promuoverlo.
La mia caffettiera, in uso da molti anni, è invecchiata, e questo è parte dello scorrere del tempo, è successo anche a me; ma recentemente è diventata un po’ troppo bisbetica, quasi antipatica. Nel negozio di fronte ho visto una macchinetta del caffè morbida nelle forme e decisamente simpatica. Mi ha già conquistato.