Ancora oggi, Johnnie Walker è la marca di whiskey scozzese blended più venduta al mondo.
Fu John che inventò il famoso distillato, ma fu il figlio Alexander che dette vita alla prima marca globale (ben prima della globalizzazione). A quel tempo, siamo all’inizio del 1800, il whiskey era una bevanda dal gusto orribile e decisamente pesante. John prima di tutti i concorrenti capì che l’invecchiamento nei barili di legno rendeva il whiskey più gradevole e soprattutto che miscelando distillati diversi si otteneva un whiskey di migliore qualità. Più era lungo l’invecchiamento, più il gusto migliorava.
Era nato l’Old Highlands Whiskey, il precursore del Johnnie Walker label, come fu denominato il prodotto nei primi anni del ‘900. Fu in effetti la creatività di Alexander che si rivelò decisiva per l’affermazione, a partire dal packaging inimitabile: una bottiglia squadrata per un imballaggio più pratico a prova di urti nelle casse di legno ma anche fondamentale per la riconoscibilità. L’inserimento di un’etichetta in diagonale consentiva di riconoscere anche da lontano l’originale Walker nelle due versioni, etichetta rossa e quella nera per il whiskey di qualità invecchiato per almeno 12 anni (oggigiorno il marketing mix ha dato origine a molte altre varianti dalla platinum label alla Blue alla Green). La figura dell’uomo che cammina, omaggio al padre, divenne il simbolo dell’etichetta che già dopo 10 anni dal lancio (siamo nel 1920) era distribuito in ben 120 nazioni.