E’ cosa nota ed evidente che il colore delle confezioni alimentari può avere un’influenza significativa sul comportamento d’acquisto dei consumatori.
Si, lo sappiamo, il colore può chiaramente influenzare l’attenzione, le emozioni e la stessa percezione di un prodotto.
Ma che dire quando la confezione consiste semplicemente in una reticella per tenere insieme dei prodotti sfusi?
Beh, vediamola così. Se lo scopo della rete è semplicemente pratico per raccogliere e tenere insieme vari prodotti e magari pesare e prezzare il contenuto per facilitarne l’asporto allora si tratta solo di un contenuto di servizio “grap & go”, ma … rifletti, se un dettaglio nell’imballaggio con la rete è un colore e non sembra avere solo uno scopo pratico, ne convieni che è probabile che si tratti di una trovata di marketing.
Hai fatto mente locale che le arance sono sempre vendute in sacchetti di rete rossa; mai gialli, marroni, neri, blu o verdi?
Un esempio dell’uso della rete colorata sono le classiche arance raccolte in un sacchetto a rete che si vedono nei reparti ortofrutta dei supermercati. Sugli scaffali in verità ci sono quasi sempre le arance vendute sfuse nella cassetta, ma a fianco ci sono quasi sempre quelle contenute in sacchetti a rete rossa.
La confezione a rete può sembrare solamente comoda e semplice, ma invece è specificamente progettata e impiegata per modificare la percezione della qualità del prodotto oltre che a facilitarne l’acquisto in una quantità maggiore del previsto.
Il colore arancione dell’arancia risalta maggiormente quando viene accostato al rosso rispetto agli altri colori. Ciò significa che quando vedi delle arance dietro un intreccio di fili rossi, il tuo cervello le percepisce come più “arancioni” (e quindi più “aranciate”, attraenti, fresche e perché no? di qualità superiore) rispetto a quando le vedi sfuse.
Il trucco funziona anche come un incantesimo per altri agrumi color arancio, come i mandarini e alcuni pompelmi rosa ma non per i limoni. Se i limoni fossero proposti in una rete rossa verrebbero percepiti come troppo arancioni e quindi innaturali magari sciupati per un eccessiva maturazione.
Per le confezioni di limoni, dipende dal tipo, il colore verde della rete viene spesso scelto come gradazione complementare della scorza gialla ma vengono utilizzati anche i sacchetti di rete gialla, mentre i sacchetti destinati al lime sono spesso verdi per abbinarsi ed esaltarne il tono.
Il colore arancio, tra l’altro deriva proprio dalla presenza sui mercati del frutto dell’arancia. La parola che indicava questo colore era infatti inesistente finché il frutto diventò ampiamente disponibile in Europa. Solo allora la parola iniziò ad essere presente nelle diverse lingue del continente.
Ma andiamo per ordine per capire il fine meccanismo che modifica la percezione del prodotto confezionato nella rete anche se ormai è di fatto uno standard nel packaging alimentare nella grande distribuzione.
Fu la regione francese della Provenza ad utilizzare il colore violetto per promuovere la sua immagine e le coltivazioni di lavanda.
Si ritiene che l’uso del colore viola sia iniziato nel XIX secolo, quando la coltivazione di lavanda era in pieno sviluppo nella regione. E a partire dal 1900 il colore viola è diventato un simbolo distintivo della Provenza.
Negli anni ’50, il governo francese sviluppò un piano di marketing territoriale per promuovere il turismo nella regione, e il colore viola fu scelto come colore rappresentativo della regione.
Da allora, il viola, noto anche come “blu lavanda” viene utilizzato ampiamente nella promozione turistica della Provenza.
Questo colore istituzionale fu scelto perché rappresenta la coltivazione più importante e caratteristica della regione, un colore caldo e accogliente, che era anche il colore della nobiltà e della regalità, un simbolo di prestigio e autorità. Nella Provenza medievale infatti il viola era il colore degli abiti indossati dai conti della Provenza, che governavano la regione.
Il colore viola era ottenuto da un pigmento costoso e raro, noto come “porpora”, che veniva utilizzato solo per i vestiti dei nobili e dei sovrani.
Il fiore della lavanda contraddistinto sulla viva pianta da un bellissimo color viola una volta seccato e messo in dei sacchetti per restituire la sua fragranza agli abiti e agli ambienti emana e conserva il suo profumo ma aimè perde il suo colore originario. Che fare allora per non perdere questa caratteristica distintiva?
E’ sufficiente mettere questi fiori ingrigiti senza più il fascino del viola in dei contenitori, in dei sacchetti a rete fitta di color viola.
E così veniva, e viene fatto, per aumentare la percezione dell’origine naturale del fiore di lavanda.
L’effetto ottico della rete violetta sui fiori secchi di lavanda li rende colorati e più attraenti per l’occhio umano. È la cosiddetta illusione di Munker.
Non si tratta però solo di veicolare l’immagine istituzionale della regione, bensì di attivare una strategia di marketing, più o meno consapevolmente adottata dal venditore di souvenir, per attirare l’attenzione del cliente/turista.
In questo caso, la rete viola fa apparire questi fiori, tristemente grigi, più luminosi e violacei.
L’illusione ottica di Munker (o Munker-White) coinvolge la percezione del colore e della luminosità del prodotto.
In particolare, quando una figura è circondata da una cornice di un colore diverso, questa può sembrare più o meno luminosa a seconda del colore della cornice stessa. In particolare, la cornice di colore può influire sulla percezione della luminosità della figura in due modi: attraverso il contrasto simultaneo e il contrasto successivo. Il contrasto simultaneo si riferisce all’effetto che il colore di una superficie ha sul colore delle aree adiacenti. Il contrasto successivo, invece, si riferisce all’effetto che un colore ha sulla percezione del colore successivo.
A questo punto è chiaro che le arance sono contenute nelle reti rosse per sfruttare l’illusione di Munker così come i limoni vengono venduti con reti di colore giallo o verde. Ovvio quindi che il colore della rete possa influire sulla percezione del prodotto e sulla decisione di acquisto dei consumatori.
Ad esempio, alcune ricerche hanno dimostrato che le reti rosse possono aumentare la percezione di dolcezza e maturità del frutto, mentre le reti verdi possono suggerire una maggiore freschezza.
E allora seguendo questa regola, più o meno aurea, le patate dove le sistemiamo se non in una rete di colore terra-marrone.
Niente, proprio niente è casuale nella vendita!
In alcuni casi, la scelta del colore della rete può essere dettata dalla necessità di creare un contrasto cromatico tra il colore del prodotto e il colore della rete, in modo da aumentare la sua visibilità e renderlo più appetibile per i clienti. Ad esempio, le reti gialle o arancioni potrebbero essere utilizzate per contenere frutti tropicali di colore blu o viola, mentre le reti verdi potrebbero essere utilizzate per contenere frutti di colore rosso o arancione.
A questo punto la scelta del colore della rete per attrarre i pesci-clienti non deve essere casuale ma dettata dalla ricerca dell’esaltazione cromatica delle caratteristiche da conferire al prodotto.
Per approfondire l’influenza del colore:
https://www.freniricerchedimarketing.com/50-sfumature-di-blu/
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