Non è un mistero che i colori possano influenzare il nostro comportamento, per quanto inconsapevole possa essere, e, per quanto interessa i professionisti del marketing, innanzitutto il comportamento di acquisto. Usare i colori giusti del logo, delle confezioni, delle insegne dei negozi … fa la differenza nelle vendite, sia di persona che online .
I colori utilizzati in un marchio o in un prodotto sono anche decorativi, ma certo mai casuali nell’ottica della vendita. Questi sono stati, quando la costruzione dell’identità di marca è frutto di uno studio accurato, definiti sulla base di ricerche di marketing con l’obiettivo di avere un impatto visivo e di accoglienza sul consumatore-target. In definitiva saper usare i colori serve per trasmettere le emozioni e le informazioni che desideri al proprio pubblico oltre ad alimentare il ricordo e facilitare le associazioni simboliche.
Tutti i ricercatori impegnati negli studi sulle confezioni sono consapevoli di quanto sia decisivo Il colore degli imballaggi (alimentari e non) sia per la loro influenza sulle decisioni di acquisto dei consumatori che sulla percezione del gusto e delle performance. Quanto spesso ci è capitato di valutare se e quanto la degustazione di un prodotto food fosse maggiormente influenzata dal colore della confezione (o dall’etichetta o dal prezzo) piuttosto che dal reale gusto.
La regola puntualizza che non ci dovrebbe essere contrasto tra le percezioni psicologiche attese e quelle reali. Quello che l’utilizzatore si aspetta nel solo vedere la confezione dovrebbe sempre corrispondere alla sua esperienza di consumo.
Ricordo, un esempio tra mille, la confezione di un nuovo prodotto dedicato alla cura della cute che, sottoposto a test, era stato giudicato troppo aggressivo per la presenza di una scritta sulla performance in grassetto rosso intenso. Lo stesso prodotto senza la scritta risultava assolutamente idoneo alla sua funzione diventando addirittura delicato e rispettoso della cute.
In questo blog mi è capitato di parlare di ricerche sui colori per finalità sociali.
La scelta del colore più sgradevole da imporre sui pacchetti di sigarette da parte del Governo Australiano per disincentivare il consumo di tabacco
https://www.freniricerchedimarketing.com/un-colore-brutto-come-la-peste
Ma anche quella commissionata dagli inglesi per individuare il colore dell’ottimismo per evocare nei cittadini britannici un clima di ottimismo veicolato da una radiosa primavera. https://www.freniricerchedimarketing.com/il-colore-della-ricerca-di-mercato
Cosi come la promessa di ottenere “ il bianco più bianco” del bucato aggiungendo un po’ di colore blu al detersivo (mai fatto caso che i detersivi in polvere o liquidi per lavare i panni sono blu?)
https://www.freniricerchedimarketing.com/nel-blu-vestito-di-bianco
E a proposito del colore blu dobbiamo riconoscergli il primato di essere il colore preferito dalla maggior parte delle persone probabilmente da sempre, di sicuro almeno dal 1810, da quando Goethe scrisse la “teoria dei colori” creando per la prima volta una graduatoria sul gradimento dei colori.
Fai questo test. Prova ad indicare il tuo colore preferito e vedrai che anche te, come la maggior parte delle persone al mondo, nell’80% dei casi, indicherai il blu. Il blu è il cielo è il mare. Il blu comunica forza, affidabilità, lealtà, e fiducia.
Bene, adesso prova ad associare al colore blu un’immagine negativa e vedrai che ti risulterà difficile mentre, cambiando colore, sarà un lampo associare il marrone a qualcosa di disgustoso o negativo.
Blu è il colore delle Blue Chips le azioni delle grandi aziende consolidate e finanziariamente solide da molte decine di anni come Coca-Cola, Disney, P&G.
I grandi marchi usano il blu nei loro loghi o nelle loro confezioni per significare sicurezza e serietà consapevoli che i loro clienti decodificano inconsciamente questo colore per il grande valore di solidità che trasmette. E poi, siamo seri, un aristocratico di che colore ha il sangue se non blu! Il blu è rigore e severità. La mia maestra usava, come tutte, la matita rosso-blu; gli errori contrassegnati con il blu erano quelli gravissimi in contrapposizione ai meno gravi indicati dal rosso.
Il colore blu, secondo Forbes, è presente in circa il 35% delle aziende più formali di maggior valore al mondo. Il blu suggerisce la precisione quando si promuovono prodotti high-tech. L’universo del web e’ saturo di blu. Blu è il colore di Facebook, Twitter, Reddit, LinkedIn, Microsoft, Wikipedia, eccetera eccetera.
Il Blu è intergenerazionale vedendo sia gli adulti che i bambini concordi con la scelta di quel colore come il preferito. Negli anni ’90, la società di pastelli Crayola fece una sondaggio chiedendo ai bambini quali erano i loro preferiti e il blu risultò il primo della lista. A distanza di 10 anni la Crayola, ripetendo il suo “Color Census” non solo verificò nuovamente che il blu era sempre il numero uno ma anche che altre sei tonalità di blu erano nella lista della top 10 (quindi 7 su 10 erano varianti del blu) tra cui il ceruleo, il blu notte, l’acquamarina e il denim.
Il blu risulta essere anche il colore preferito sia dagli uomini che dalle donne indipendentemente dal loro paese (il colore rosa per le femminucce non è il più conforme è stato semplicemente imposto dal marketing, vedi https://www.freniricerchedimarketing.com/come-il-marketing-invento-il-rosa ).
D’altronde anche i cosiddetti “romanzi rosa” presentano copertine dove il blu risulta prevalente (le stelle che bucano il cielo blu scuro, le onde del mare, il profilo delle montagne con nuvole bianche sullo sfondo del cielo) associato alle passioni e alle pulsioni romantico-erotiche (tanto per capirsi l’immagine creata dal grande designer Federico Seneca veicolata dai “Baci Perugina” non poteva che essere blu).
Anche la musica ha utilizzato il colore blu per generare emozioni. Lo hanno fatto Modugno con “nel blu dipinto di blu”, The Renegates cantavano “blu, blu, l’amore è blu” mentre Donovan ci ricordava che “ Il blu è il colore del cielo, al mattino, quando ci alziamo” e così via per mille altri musicisti. Senza dimenticare il genere musicale del blues strutturato in 12 battute (il giro armonico del blues che ha originato il rock e dato il nome al gruppo dei Rolling Stones presente in una canzone di Muddy Waters).
Ci sarebbe anche la canzone BlueMoon ma in questo caso non si tratta del colore della luna bensì della rarità di avere un ulteriore plenilunio nel corso di un unico mese (fenomeno che si verifica, all’incirca ogni tre anni).
Nell’ambito del marketing il blu è uno dei colori più utilizzati in assoluto, perché trasmette affidabilità, profondità, competenza e stabilità suscitando nel cliente un forte senso di fiducia e serenità.
Puoi utilizzare il blu per promuovere prodotti e servizi relativi alla pulizia ( filtri per la purificazione dell’acqua , liquidi per la detergenza), e all’igiene (sanitari ceramici) così come tutto ciò che viene associato all’aria, al cielo, al mare e all’acqua (compagnie aeree, aeroporti, sistemi di condizionamento, viaggi marittimi, acque minerali). Il blu è solitamente utilizzato per prodotti e servizi dedicati alla cura della persona, alla pulizia e alla serenità. Raramente viene utilizzato associandolo al cibo perché sembra che sarebbe controproducente utilizzarlo per pubblicizzare gli alimenti.
Se desideri immergerti nel deep blue leggi lo splendido “Blu. Storia di un colore”. di Michel Pastoureau
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