In genere è il venditore di auto usate il personaggio che si tende a raffigurare di scarsi scrupoli, pronto a raggirare l’ingenuo potenziale cliente.
Si sottovaluta la disinvoltura del mediatore immobiliare, il suo know-how in materia di furbizie, espedienti ed accorgimenti.
Nella speranza che possa essere di qualche utilità a incauti, sprovveduti, ingenui acquirenti sono a proporvi un mini Bignami della vendita immobiliare.
Un po’ di luce non può che fare bene.
Si tratta in primo luogo (per il venditore opportunamente istruito dal suo mediatore immobiliare) di mostrare i pregi dell’abitazione e di occultarne gli eventuali difetti o problemi. Un espediente discretamente diffuso è, per esempio, quello di migliorare la percezione della dimensione, magari rimuovendo (con qualche pretesto, tipo riverniciatura) porte e/o finestre in modo che l’appartamento appaia, al momento della visita, più spazioso.
Inevitabilmente le misurazioni del geometra deluderanno le aspettative: “80 metri! Soltanto? A vederlo mi era sembrato veramente più grande!”
Allo stesso fine il mobilio viene ridotto al minimo, magari accatastandolo in una sola stanza. Tutte le altre stanze vuote appariranno più grandi. Analogamente al posto di un letto a due piazze risulta più efficace ai fini della aumentata size-impression un letto ad una piazza. C’è anche chi piazza in una stanza vuota un tavolino circondato da sedie per bambini (quelli che vediamo nei kindergarten).
Per migliorare la luminosità dell’appartamento in occasione della visita tutte le luci saranno accese, anche in pieno giorno con il sole che splende, e la finestra del completamente spalancata. Vengono evitate le visite dopo il tramonto.
Per ridurre i tempi della visita, in modo da ostacolare l’individuazione di problemi o difetti, la temperatura dell’appartamento risulterà poco confortevole, troppo calda e non ventilata d’estate e troppo fredda d’inverno.
Cautela pertanto ricordando un aforisma di Benjamin Franklin: “Negli affari di questo mondo gli uomini si salvano non per la fede, ma per la diffidenza”.