La risposta già c’è! Basta superare il test di Bechdel, che misura la rappresentazione dei personaggi femminili nel film. Infatti i film dove figurano protagoniste donne richiamano più pubblico e fanno schizzare vertiginosamente le vendite al botteghino.
Ovvero, i film di maggiore successo dove le donne hanno avuto un ruolo principale attraggono molto di più di quanto riescono a fare quelli dove i protagonisti sono uomini.
Il test, creato dalla fumettista Alison Bechdel, si basa sulla correlazione positiva tra i rendimenti al botteghino e le differenze di genere, razziali ed etniche, del casting. Un film di successo (come la sperimentazione ex-post ha confermato) deve contenere, secondo Bechdel, le seguenti tre caratteristiche:
- Nel film ci devono essere almeno due protagoniste femminili conosciute dal grande pubblico
- Le due protagoniste devono dialogare almeno una volta in tutta la durata del film tra di loro e con altri personaggi maschili
- La conversazione non deve riguardare in alcun modo gli uomini (inclusi marito, figli o capoufficio).
Il sito fa un elenco dei lanci degli ultimi anni, applicando il test, solo apparentemente semplice, ai diversi film per verificarne la sua validità.
Il test è stato applicato anche a film meno recenti e la sua validità di nuovo ne è uscita confermata.
Precisiamo che il test non misura certo la qualità del film, ma piuttosto il fatto che la presenza di donne indipendenti dal loro rapporto con gli uomini, rafforzi l’appeal del film.
Nel sito Feminist Frequency potete trovare l’attivista femminista Anita Sarkeesian che analizza e discute della rappresentazione delle donne nei film proprio sulla base del test di Bechdel.