Più o meno quello che in un campus universitario si sentirono proporre studenti e studentesse da quelli che erano in effetti degli intervistatori, o meglio attori ed attrici, nel corso degli esperimenti della coppia Clark e Hatfield per una valutazione della propensione al sesso occasionale da parte degli uomini e delle donne.
Gli attori erano stati selezionati in parte sulla base di un aspetto eccessivamente gradevole, in parte sulla base di un aspetto normale.
Per la verità l’approccio suonava meno brutale:
“È da un po’ di tempo che ti ho notato. Ti trovo molto attraente”.
Si proseguiva poi a rotazione con le seguenti frasi:
“Ti piacerebbe uscire con me stasera?”
“Ti piacerebbe venire a casa mia stasera?”
“Ti piacerebbe venire a letto con me stasera?”
La proposta di uscire con una persona appena incontrata veniva accettata dal 50% circa degli intervistati (sia uomini che donne).
La percentuale degli uomini disponibili ad andare a casa di ragazze appena incontrate era il 70%, in netto contrasto con il 3% delle donne disponibili ad andare nell’abitazione dell’uomo. La quota degli uomini interessati al rapporto sessuale occasionale risultò ancora superiore (3 su 4); nessuna donna raccolse l’invito.
Come è evidente, le strategie dell’incontro amoroso sono molto diverse tra uomini e donne. Le donne richiedevano anche maggiore tempo per elaborare la proposta e le informazioni disponibili, e decidere quindi di conseguenza, inserendo anche nel discorso una dose di sentimento.
L’esperimento Clark e Hatfield è stato condotto negli anni ’80, ma è stato ripetuto recentemente dal sociologo Conley. Le risultanze si sono modificate nel senso che oggigiorno le donne si mostrano più disponibili, ed hanno un atteggiamento meno dissimile da quello degli uomini. Restano pur sempre condizionate dall’esigenza di tempi prolungati per approfondire la conoscenza.
Ancora oggi le donne quindi solo occasionalmente accettano una proposta esplicita di un incontro sessuale con una persona totalmente sconosciuta.
In termini di marketing se ne può dedurre che l’apertura di un bordello rivolto al target femminile rischierebbe seriamente di restare un’attività eccessivamente di nicchia. Un bordello per donne risulterebbe un cattivo modello di business perché gli uomini non devono essere pagati per fare sesso con donne sconosciute e, anche se lo facessero, sarebbe improbabile per la totalità delle donne pagare i loro servizi.