Nel mondo del marketing esistono rapporti numerici ben consolidati, stabili da decenni, al punto da apparire fondamentali, come fossero espressione di una qualche legge di mercato invisibile.
Forse il più celebre è 80/20, mutuato dal principio di Pareto, che esprime il rapporto tra quota di giro d’affari e quota di clienti che lo genera: secondo questa formula gran parte del fatturato infatti scaturisce di regola da una ristretta fascia di clientela.
Questo 20% di utenza rappresenta in effetti il vero capitale dell’azienda a cui dobbiamo prestare la massima attenzione perché la conoscenza di questo rapporto è essenziale per la pianificazione strategica.
Vilfredo Pareto a fine ‘800 aveva constatato che la società italiana dell’epoca si bipartiva in un 20% di ricchi che deteneva l’80& della ricchezza. Non avrebbe mai immaginato che la sua legge sarebbe diventata una dei fondamentali del marketing.
C’è anche la regola del 70/30 (purtroppo non conosciuta a sufficienza e spesso disattesa) per cui un brand dovrebbe preservare coerenti e inalterati il 70% dei suoi elementi costitutivi concedendo al restante 30% di adattarsi allo spirito del tempo, cioè allinearsi alle richieste della tendenza, conservando comunque la riconoscibilità ed i valori accertati del brand.
Si può anche in proposito far riferimento agli sforzi di alcuni marchi di rilievo internazionale in direzione del colore verde, colore decisamente meno drammatico del precedente rosso acceso e più sintonizzato sulle attuali preferenze dei consumatori.
Ma c’è anche l’insidioso 50/50, per cui, alla vigilia del voto, ormai aspetto molto comune nelle competizioni elettorali in tutto mondo occidentale, i due principali schieramenti raggiungono una posizione di sostanziale equilibrio, di analogo peso, rendendo tra l’altro la vita difficile a chi si occupa di pronostici elettorali.
E che dire del 10/90 dove la punta dell’iceberg, 10%, indica che la parte prevalente delle cose materiali ed immateriali è al 90% invisibile. L’iceberg rappresenta la metafora di ciò che percepiamo immediatamente e ciò che è nascosto all’osservazione distratta. Aspetto che alimenta la curiosità del ricercatore sociale sollecitato alla profonda comprensione dei fenomeni.
Nel mondo dei consumi assistiamo al livello minimo dello sconto del 50% al di sotto del quale difficilmente questo viene percepito come vero sconto.
“Non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato.” Parola di Einstein.