Effetti collaterali indesiderati
“Noi siamo, secondo ogni significativa definizione del termine, a prova di errore ed incapaci di errore”. Così si giustificava l’elaboratore Hal 9000 in 2001 Odissea nello Spazio. E se fa notizia un uomo che morde un cane, allora un po’di scalpore deve essere concesso anche al programma che licenzia un dipendente (umano), almeno quando è la prima volta. Poi ci abitueremo.
Una bella mattina il sig. Diallo scopre che il suo pass ha smesso di funzionare e non gli concede più l’accesso al grattacielo dove lavora. Viene fatto entrare da un addetto alla sorveglianza, si sa ogni tanto le tessere magnetiche smettono di funzionare. Segnala la situazione al suo superiore per ottenere un nuovo pass ma scopre che nel frattempo l’accesso al suo sistema Windows è stato disabilitato. Scopre poi che la sua posizione all’interno dell’azienda viene segnalata come inattiva. Nemmeno il direttore ne sa nulla. Poi si fanno vivi gli addetti alla security che gli chiedono di rimuovere tutti gli oggetti personali e lo scortano all’uscita. È stato semplicemente licenziato (nel gergo delle risorse umane: la sua posizione lavorativa è stata cancellata ma adesso ha l’opportunità di trovarsi un nuovo lavoro).
Siccome nessuno è capace di dargli una qualche spiegazione racconta la vicenda sul suo blog suscitando crescente interesse. Solo dopo qualche settimana si scopre che la persona che l’aveva originalmente assunto era stata nel frattempo trasferita ad un lavoro domiciliare, senza che però si ricordasse di modificare conseguentemente la posizione aziendale del Sig. Diallo. A questo punto era scattata completamente in automatico la cancellazione del Sig. Diallo dal posto di lavoro, procedura che nessun dirigente, a nessun livello, era autorizzato a interrompere.
Alla fine, dopo il pandemonio mediatico che ne è scaturito. il Sig. Diallo ha riavuto il suo posto di lavoro però ha scelto di trovarsene un altro.
Pensiamo adesso alle conseguenze dell’automazione degli sportelli bancari, delle procedure giudiziarie (vedasi la proposta di sostituire gli avvocati con dei programmi informatici), della medicina, degli armamenti… Abbiamo avuto già qualche assaggio di cosa possa avvenire nella Finanza.
Nell’immediato futuro i primi a perdere il lavoro paradossalmente saranno coloro che il lavoro decidono a chi darlo. Il sistema VERA, già adottato da oltre 200 aziende tra cui IKEA Russia riesce ad intervistare via telefono 1500 candidati al giorno mettendo a disposizione la relativa valutazione.
Ma siamo a buon punto anche per quello che riguarda la ricerca di mercato; ci sono appositi software non soltanto per quello che riguarda l’impianto dell’indagine, il reperimento e la selezione degli intervistati (che talvolta utilizzano software automatici di risposta di più account contemporaneamente), la raccolta di informazioni ma anche l’analisi delle risposte, rappresentate con splendidi grafici esplicativi fino alle conseguenti indicazioni operative. Tutto procede in automatico, a costi minimi. Ovviamente senza alcun rapporto con la realtà del mercato. E se poi la realtà del mercato si scontrasse con le indicazioni della ricerca automatizzata (ma chi se ne rende conto), beh, sarà la realtà del mercato ad avere torto.