Cambiare la scelta di voto di chi ha già deciso è quasi impossibile.
Il vero potenziale risiede altrove.
Di elezione in elezione, assistiamo a un calo progressivo dei votanti in tutto il paese e tra le diverse appartenenze politiche, sebbene in modo non omogeneo.
I sondaggi continuano a proporre confronti tra schieramenti, indicando chi sale e chi scende, ma ignorano la realtà dei non rispondenti nelle ricerche demoscopiche (ormai oltre 10, ed in crescita) e la pregressa appartenenza politica degli attuali astenuti.
I sondaggisti spesso faticano ad anticipare i movimenti dell’opinione pubblica per buoni motivi. Non solo restano nell’ombra gli elettori che si rifiutano di collaborare (forse più risentiti verso gli assetti attuali), ma i sondaggi analizzano solo le motivazioni di chi intende votare, escludendo chi non parteciperà, erroneamente ritenuti ininfluenti.
La chiave per acquisire consensi risiede nel recupero degli astenuti, specialmente di quelli più sensibili alle nostre posizioni. Spesso gli astenuti pensano che votare o non votare sia la stessa cosa, o vedono nell’astensione l’unico modo per esprimere dissenso.
Le motivazioni per il non-voto che non figurano nelle tabelle dei consensi sono molteplici e andrebbero comunque indagate.
Le strategie per il successo elettorale non dipendono dai pronostici (che offrono solo una fotografia sfocata del possibile esito), ma dalle tecniche di marketing per confezionare il “packaging” giusto per chi è orientato a non votare.
Indagando le motivazioni degli elettori orientati al non-voto, è possibile creare messaggi su misura che non solo aumentino l’affluenza alle urne, ma ribaltino il trend individuato dai sondaggi.
In definitiva, più che fare pronostici, per vincere le elezioni bisogna indagare a fondo su come recuperare gli astenuti, magari sviluppando un loyalty index su una serie di proposte politiche usate come stimoli nei focus group.
Purtroppo, malgrado questa semplice constatazione, i nostri politici chiedono ai sondaggisti solo e sempre pronostici elettorali come se non volessero veramente trovare la chiave per veder aumentare i loro consensi ma solo osservare l’andamento della competizione.