La scorsa settimana avevamo pubblicato un breve post dal titolo: “SONDAGGI RETRIBUITI. QUANTO DEVONO ESSERE CORRETTAMENTE RETRIBUITI?” in cui veniva posta questa domanda: “Quanto dovrebbe essere il compenso minimo – in euro – eticamente corretto per rispondere con attenzione ed in maniera veritiera e collaborativa ad una serie di domande di un questionario online della durata di 18 (diciotto) minuti?”
Per meglio argomentare la risposta, abbiamo specificato che l’argomento del sondaggio poteva riguardare le opinioni e il comportamento d’acquisto e di uso di un prodotto di largo consumo (o qualcosa di simile). Un sondaggio molto comune, esattamente corrispondente a quelli che quotidianamente vengono sottoposti agli iscritti ai diversi panel.
Le alternative di risposta da noi precodificate per monetizzare la compilazione di un questionario di 18 minuti si collocavano nel range 0.40 – 10 Euro.
Il post, veicolato sui diversi social, ha avuto una copertura complessiva di varie migliaia e ha generato un elevato numero di risposte; risposte particolarmente coerenti (non parliamo di validazione statistica ovviamente).
La maggior parte dei partecipanti ha indicato come compenso minimo per la partecipazione e collaborazione attiva ad un sondaggio di 18 minuti una cifra pari a 5 Euro mentre un altro gruppo meno numeroso ma significativo ha indicato come corretta la cifra di 5 Euro ma … riferendosi alla partecipazione ad un questionario della durata di 5, massimo 8 minuti.
Ci sono state varie segnalazioni che precisavano che, nella realtà fattuale molti questionari in cambio di una partecipazione alla compilazione fino a 9 minuti promettevano un compenso di 30 centesimi di Euro mentre altri evidenziavano che un questionario fino a 15 minuti innalzava l’asticella della retribuzione (si chiamano non a caso SONDAGGI RETRIBUITI) a 40 centesimi; 35 minuti varrebbero circa 60 centesimi. Ma c’è anche chi ci ha segnalato che per promuovere le recensioni sulla piattaforma informatica del provider vengono corrisposti 25 centesimi. Sarà tutto vero?
Giriamo la domanda a chi ha la pazienza di leggerci e che è a conoscenza di come stanno realmente le cose e come dovrebbero essere.