“Se non rispettano se stessi come possono rispettare gli altri?”.
Stiamo parlando del comportamento dei fumatori, un’affermazione che trovo ancora più attinente ora che si è appurato che le sigarette continuano a rilasciare sostanze tossiche per una settimana dopo essere state spente.
Un mozzicone spento, ad esempio, rilascia in 24 ore il 14% della nicotina rilasciata da un’uguale sigaretta accesa.
La nicotina, ma anche altre sostanze fortemente inquinanti che continuano ad essere immesse nell’aria per almeno altri 5 giorni.
In pratica, il signor Rossi, dopo il caffè del pranzo domenicale, si fuma la sua bella sigaretta, si preoccupa di spengere il mozzicone nel portacenere ma questo continua a immettere nell’ambiente inquinanti fino a tutto il giovedì.
Si veda a questo proposito la ricerca del National Institute of Standards and Technology
Dichiarano i fumatori più rispettosi del prossimo: “Io non fumo mai in macchina ed in casa quando ci sono altre persone, in particolare i piccoli”.
In realtà proprio nei portacenere posti nei luoghi chiusi si concentra l’inquinamento ambientale.
Lo stesso fumatore, quello virtuoso e rispettoso dei diritti dei non fumatori, abbandona il mozzicone per strada (talvolta anche acceso) e così ci ritroviamo il filtro per almeno altri 10 anni, prima di biodegradarsi, nel mare, nei boschi, nelle strade cittadine.
La campagna pubblicitaria, una delle tante assimilabili, basata sullo slogan “i figli dei fumatori hanno più probabilità di cominciare a fumare” (che comunque non ha conseguito alcun effetto nella riduzione del fumo, anzi) potrebbe essere modificata in: “i figli dei fumatori già fumano”. Ed infatti i tabagisti nella fascia d’età 11-15 anni sono aumentati del 50%.
Ancora non è chiaro a chi commissiona le campagne pubblicitarie che, puntando sull’horror delle immagini shock di malattie terminali, non riescono a sortire alcun effetto e andrebbero interrotte e sostituite da ben altre strategie di comunicazione, comportamentali e legislative.
Si veda a questo proposito il nostro precedente post che tratta proprio l’incapacità professionale dei comunicatori a ridurre la diffusione del fumo.