Questi sono i tempi, questi sono i segni, come avrebbe detto il profeta.
Non è più una novità che il commercio di vicinato si stia estinguendo, che entrino in crisi le catene di supermercati e che gli stessi centri commerciali non se la passino bene.
In compenso il commercio on-line dilaga.
E con lui ci sono le nuove professioni; a partire da quella di intervistato (invece che di intervistatore) alla quale ho già dedicato diversi post e che non commenterò oltre.
C’è poi quella di “influencer”, dove qualcuno/a pensa di essere sufficientemente riconosciuto ed accreditato per raccomandare l’acquisto di prodotti/servizi nella prospettiva di farsi retribuire dal venditore.
Ma il grande business naturalmente è nella vendita on-line, dove impera Amazon. Proprio come il leone (l’apice della catena alimentare della savana) è permanentemente avvolto da una nuvola di parassiti, volanti o striscianti, così ci sono aziende che sarebbero posizionate per intercettare una quota dei profitti di Amazon.
Così sembra leggendo un articolo pubblicato recentemente dal Daily Mail.
Ci sarebbero in effetti aziende che mettono a disposizione del venditore su Amazon pacchetti di recensioni favorevoli: per esempio 500 recensioni favorevoli costerebbero solo 5mila Euro.
Il venditore su Amazon retribuisce il venditore delle recensioni per il costo del prodotto acquistato dal cliente-recensore ed un corrispettivo per ogni falsa recensione.
I clienti-recensori sono nella necessità di acquistare loro stessi i prodotti in modo che le recensioni vengano classificate come “Acquisti verificati da Amazon”.
A loro volta i clienti- recensori ricevono un rimborso per l’acquisto ed una piccola retribuzione.
Questo è comunque un mare sempre in movimento, e la richiesta attualmente sembra orientarsi sulle recensioni a 4 stelle in quanto troppe recensioni a 5 stelle finirebbero con il sembrare “sospette’.
Amazon rassicura di applicare una rigorosa politica di “tolleranza zero” per le recensioni volte a disinformare o manipolare i clienti: “Non consentiamo a nessuno di scrivere recensioni come forma di promozione”.
Eppure, stando al Daily Mail, è meglio stare accorti nel leggere le recensioni e dare uno sguardo al recensore e alle sue attività pregresse.