Il potere di trasformare i dati in informazioni strategiche
Possiamo con il voto elettronico conoscere in tempo reale il risultato delle elezioni esattamente come il consumatore ogni giorno vota i prodotti.
A chi attribuirne il merito?
Prima di iniziare, andiamo dall’altra parte del mondo, in Brasile. Quella che noi chiamiamo “busta paga”, in Brasile si chiama “contracheque”, ma, più comunemente, nelle aree industriali del paese si chiama “holerite”, dal nome ed in onore di Herman Hollerith.
Senza Hollerith, i censimenti, i sondaggi di opinione e le ricerche di mercato avrebbero avuto via dura e forse non sarebbero mai decollati, almeno come noi li conosciamo.
Hollerith è stato semplicemente colui che inventò il modo di processare i dati: inizialmente quelli censuari e successivamente dati di qualsiasi natura.

Herman Hollerith (1860-1929)
Proprio ad Hollerith fu affidata, dopo una gara con altri sistemi, l’elaborazione del censimento degli Stati Uniti nel 1890, con risultati incredibili di riduzione dei tempi e di affidabilità.
L’elaborazione manuale del censimento di 10 anni prima, aveva richiesto 8 anni per l’elaborazione.
Mentre i dati del successivo censimento che contenevano molte più domande e richieste di informazioni, furono elaborati in soli 2 anni e mezzo, utilizzando una macchina per la gestione di schede perforate.
Il primo dato eclatante emerso fu che invece dei 75 milioni di abitanti previsti, i residenti negli Stati Uniti erano solo 62 milioni.
Vari governi, dalla Norvegia all’Austria, al Canada e così via, adottarono successivamente la macchina di Hollerith per conoscere in profondità comportamenti e informazioni socio-economiche dei propri cittadini.
Non ci volle molto perché emergessero ulteriori utilizzi al di là del censimento, a partire dalla fiscalità, dalle statistiche sulla criminalità , da quelle sulla salute alla produzione di beni e servizi.
Vediamo il funzionamento della macchina che all’apparenza poteva sembrare un pianoforte.
Le informazioni sull’individuo venivano trasferite attraverso le perforazioni su delle schede. Nelle macchine tabulatrici un bastoncino di ferro passava in un foro del cartoncino fino a toccare una vaschetta di mercurio che, chiudendo il circuito elettrico, aumentava di un’unità il contatore meccanico.
Hollerith fondò poi un’azienda per la costruzione di macchine tabulatrici dei dati che si chiamerà successivamente IBM creando la struttura base dell’informatica.

Il nostro aveva perfezionato la macchina tabulatrice partendo dal telaio con schede perforate per la gestione dei fili di vario colore per la tessitura inventato da Joseph Marie Jacquard.
Ma l’illuminazione gli era venuta osservando i biglietti del treno che per evitare di essere rubati e rivenduti, venivano personalizzati con una serie di fori.
I fori creavano un’immagine del possessore sulla base di una serie di fori che altro non erano che descrittori fisici (altezza, tipo di capelli, colore degli occhi).
In questo modo il controllore aveva la possibilità di verificare se il viaggiatore era proprio colui che aveva acquistato (e non rubato) il titolo di viaggio.
Maschio era un foro, mentre femmina era rappresentato dalla mancanza di perforazione, e così via: i buchi sul biglietto rappresentavano le informazioni antropometriche e i tratti somatici.
Il sistema inventato da Hollerith delle schede perforate e dei relativi lettori divenne lo standard mondiale e il 1900 divenne il primo secolo della misurazione sociale, in tutti i suoi aspetti specie per il controllo delle masse.
Le ricerche sociali beneficiarono della rapidità di calcolo che in alcuni contesti (quello politico e quello militare nel periodo bellico, innanzitutto) consentivano il monitoraggio continuo delle opinioni per una propaganda efficace e la creazione di quella che successivamente verrà chiamata da Lippmann “la fabbrica del consenso”.
Possiamo affermare che il contributo di Hollerith alla scienza del calcolo moderno è stato … incalcolabile.