A chi non piace vagheggiare i tempi che sono stati? Ad una certa età ritorniamo a pensare con indulgenza al tempo passato piuttosto che al presente, rimuovendo inconsapevolmente dal ricordo i segni delle esperienze negative.
Ecco perché la nostalgia come strategia di marketing funziona, e funziona bene.
A che pro scervellarsi per lanciare qualcosa di nuovo sul mercato quando può essere sufficiente ripescare, e riverniciare a nuovo, un vecchio prodotto, uno di quelli che a suo tempo era stato un boom (la Vespa, i dischi in vinile, il Commodore 64, …).
Presso alcune fasce di età più avanzate, piuttosto che fare leva sulla assoluta novità prodotto, il marketing punta alle persone e agli aspetti positivi dei loro ricordi per vendere altri prodotti, associati al passato, con una narrazione del momento.
Si veda anche il nostro precedente post sui tanti marchi che poggiano la loro forza sul marketing retrò.
La nostalgia del tempo che ci è sfuggito dalle mani disattente, alimenta quella particolare forma di melanconia, che in portoghese si chiama “saudade”. “Adoro tutto ciò che era, tutto ciò che non è più”, così recita Fernando Pessoa sintetizzando quanto sia inossidabile il mondo dei nostri ricordi e quale potenza possa generare presso chi desidera riappropriarsi delle esperienze e degli oggetti del proprio passato.
In Brasile il 30 gennaio è il giorno della saudade (il termine portoghese viene dal latino solitas, il cui significato è solitudine), un’occasione ghiotta per riempire di prodotti nostalgia la solitudine dei tempi che corrono, connettendo il passato con il presente, facendo vibrare di nuovo le corde delle emozioni.
A proposito di emozioni, proviamo a pensare agli amori passati di quanti che si collocano nella terza e quarta età (ma non esclusa anche la quinta) che ritrovandosi prima sui social e poi nella realtà riassaporano da anziani il ritorno di fiamma con le relative sensazioni dell’amore con il loro primo partner. L’imprinting amoroso è indelebile e fisicamente fa miracoli.
Ecco in cosa poggiano le forze del marketing della nostalgia: il primo amore, come si sa, non si scorda mai.