Avvenne quando l’FBI e la polizia federale australiana idearono, produssero, pubblicizzarono e venderono a caro prezzo un finto smartphone (dall’azzeccatissimo nome, 𝐀𝐧𝟎𝐦) assolutamente sicuro… e i criminali lo comprarono in massa.
Nell’era digitale, la comunicazione è un’arma fondamentale, non solo per aziende e governi, ma anche per chi opera nell’illegalità. I criminali si sono ingegnati per trovare sistemi sempre più sofisticati per sfuggire alle forze dell’ordine, ma, come spesso accade, la furbizia ha un limite.
È il caso di An0m, uno smartphone che si era guadagnato la reputazione (con una meravigliosa pubblicità one to one) di dispositivo sicuro e inattaccabile, diventando rapidamente un must-have nel mondo del crimine organizzato. Il suo punto di forza? Un’app di messaggistica criptata, accessibile solo tramite un account segreto e utilizzabile esclusivamente su altri dispositivi An0m. Un sistema chiuso, pensato per garantire la massima riservatezza. O almeno così credevano i suoi utenti.
La realtà, però, era ben diversa. An0m era in realtà un sofisticato cavallo di Troia creato e gestito dall’FBI in collaborazione con la polizia australiana. Dal suo lancio nel 2018, il dispositivo ha permesso alle forze dell’ordine di intercettare milioni di messaggi scambiati tra criminali di tutto il mondo, offrendo un accesso senza precedenti alle loro operazioni segrete.
Alcuni utenti erano così sicuri della sicurezza del dispositivo che avevano abbandonato gli eufemismi, indicando nomi, tipologia di merce, prezzi e crimini commessi.
Lo smartphone non era acquistabile nei negozi né online: per ottenerlo, bisognava avere i giusti “agganci” (e magari riceverlo direttamente da un agente sotto copertura, ah ah favoloso).
Il tutto, ovviamente, a un prezzo esorbitante, con tanto di costoso abbonamento annuale tanto per renderlo ancora più credibile, destinato solo a chi di denaro ne ha da gettare via. E per cosa? Per un telefono che non poteva fare chiamate né navigare su internet ma avere una messaggistica indecifrabile.
Eppure, più di 10.000 persone in tutto il mondo hanno abboccato. Il risultato? Un’operazione di portata storica che nel 2021 ha portato all’arresto di oltre 800 criminali.
Un colpo durissimo alla criminalità organizzata e una lezione memorabile su come la presunta furbizia possa trasformarsi in un clamoroso autogol con l’effetto di vedere dei criminali che si autodenunciano in diretta.
Un esempio clamoroso del marketing al servizio di Sherlock Holmes contro i soliti coglioni.