E se ce lo dice lui, l’accademico che maggiormente si è impegnato nell’innovazione di prodotto, bisogna credergli. Sintetizzando il suo pensiero: le migliori idee ci arrivano dai consumatori.
Secondo Robert Cooper i focus-group, le ricerche etnografiche, le osservazioni on-site sono gli strumenti più importanti che abbiamo a disposizione per individuare bisogni o risoluzioni dei problemi. I concetti di prodotto vincenti vengono suggeriti dai consumatori più evoluti, i cosiddetti pionieri, quelli che anticipano negli acquisti tutti gli altri consumatori. Loro sono i soggetti che la ricerca di mercato deve privilegiare perché per la loro propensione ad innovare non solo possono aiutare l’industria a valutare e a perfezionare un concetto di prodotto ma persino a definire il prodotto stesso.
Ed anche nel caso di nuovi prodotti derivati dall’innovazione tecnologica (dove cioè l’idea è scaturita da un laboratorio o un centro di ricerca tecnologico) saranno sempre i consumatori ad anticipare l’accoglienza (o meno) del prodotto da parte del mercato.
D’altronde, ricorda il guru dell’innovazione, è molto più economico testare un prodotto fin dal momento del concepimento piuttosto che sviluppare il prodotto nella sua veste definitiva per poi testarlo sul consumatore.
Quindi per innovare si devono realizzare fin dalla fase iniziale dei test di concetto, seguiti da una prototipazione del prodotto e da prove sperimentali sul consumatore; questo è il modo vincente di validare il prodotto, e se ce lo afferma Cooper perché non credergli?