La crescita degli OTC e dei SOP, promossa dallo Stato per i suoi effetti di riduzione della spesa per l’assistenza sanitaria in un’ottica del fai-da-te, comporta inevitabilmente un ricorso sempre più spinto a scelte ispirate dal marketing,rivoluzionando in modo decisivo le confezioni dei farmaci.
Il packaging di conseguenza evolve ed assume un ruolo decisivo nel successo del farmaco, proprio come avviene nei prodotti grocery.
Per fronteggiare infatti l’avanzata dei generici, i quali si avvalgono dello stesso principio attivo, diventa improrogabile un’accurata definizione della personalità del farmaco, in una stretta collaborazione tra il personale medico-scientifico e lo staff di marketing. In pratica l’azienda farmaceutica è tenuta a “dimostrare” attraverso la confezione di essere la più accreditata per il trattamento terapeutico della malattia o della sua prevenzione.
Sarà compito precipuo della ricerca di marketing definire i valori trasmessi dalla confezione, come anche le dimensioni ottimali del pack, la quantità di farmaco della singola confezione; last but non least, la ricerca si incaricherà di individuare leaspettative di medico e paziente sulla modalità di erogazione del prodotto.
A questo proposito, tanto per informazione e per chi ancora non lo sapesse, la supposta è un modo tutto italiano di assunzione di un farmaco.