Adeus João Gilberto, Criador da bossa nova e gigante da música brasileira
Pochi giorni fa Joao, ultimo dei padri della Bossa, è morto a 88 anni. Morto in miseria, in lite con la ex moglie, ma conservando tutta la sua dignità.
Bastarono ventidue minuti di musica suonata da Joazinho per influenzare e modificare per sempre la musica brasiliana. Con “Chega de Saudade ” (Basta con la Nostalgia), in grazia del ritmo inconsueto della chitarra a supporto della poesia di Vinicius de Moraes, in quella che verrà in seguito chiamata propriamente bossa nova, una miscela di Samba e Jazz, il Brasile diventa un riferimento mondiale in ambito musicale.
Il brano musicale di Tom Jobim composto per pianoforte era stato trascritto e rivisitato da João per la chitarra, alterandone gli accordi e le divisioni ritmiche, valorizzando le parole del Poeta, piene di diminutivi, cantate a bassa voce. Questa nuova sonorità melanconica e dolce, scaturita dalla sequenza di accordi e ritmi alterati, rese la Bossa Nova il genere musicale che, negli anni sessanta, riuscì ad influenzare tutta – proprio tutta – la musica mondiale di qualità, trovando proseliti sia in Italia (Vanoni, Endrigo, Bongusto..) che negli Stati Uniti (Sinatra in primis).
Confesso, il mio fu un amore a primo ritmo. Eppure, nonostante queste qualità indiscusse, la bossa nova non riuscì a contrastare il dominio emergente del pop-rock statunitense e inglese, non solo più facile da canticchiare, ma innanzitutto supportato e diffuso dal marketing delle multinazionali della musica. Si impose anche un management che ne sfruttò a fondo le potenzialità, sia nell’ambito della moda che negli stili di vita improntati alla ribellione giovanile.
Ero e sono sempre affascinato dal Samba e dalla cultura musicale brasiliana non inquinata dalle PR dei comunicatori anglosassoni. Un genere musicale che ha saputo reinventarsi, segmentandosi spontaneamente sulla base delle diverse etnie che popolano il Brasile, grazie alla confluenza di artisti dall’estro musicale più diverso, proprio come era avvenuto con João. Il Samba, anche nel suo ramo evolutivo della Bossa Nova, ha saputo in qualche modo resistere all’espansione della musica anglosassone la quale ha omogeneizzato, globalizzandoli, i gusti musicali dei giovani di tutto il mondo, come non esistesse altro.
Talvolta parlando con dei giovani chiedo quale sia il loro genere musicale preferito, nessuno mi ha mai citato la Bossa Nova.
Poco male mi dico, anche Beethoven risulta assente nelle citazioni.
Valeu João…