Oggi è Susan dell’ufficio vendite di una importante casa software statunitense specializzata nell’analisi dei dati che mi scrive per invitarmi ad un breve corso on-line dedicato a quello che lei chiama “Direct Analysis Fai da Te”.
Susan mi promette che a conclusione del corso, va da sé, potrò padroneggiare, autorevolmente ed autonomamente, ogni mia esigenza in materia di “direct analysis” dei dati.
La “direct analysis”, mi spiega Susan (troppo buona) è un’applicazione della regressione, la quale fornirebbe informazioni predittive sull’atteggiamento verso la marca e la soddisfazione in base alle performance ottenute sui diversi attributi della marca (ad esempio, la percezione del prezzo messa in relazione al servizio).
Susan mi promette anche che dopo aver condotto anche solo questa prima direct analysis potrò già atteggiarmi a guru della materia, wow!
La società dove Susan opera, una grande multinazionale, ha pure un motto che così recita: “Come tutte le cose meravigliose, è tutto molto semplice… il nostro software interpreta, analizza, crea grafici e reportistica”. Basta, aggiungo io, stampare, consegnare il report ed emettere fattura.
Se però si vendono (presumibilmente) questi servizi, allora, rifletto, vuol dire che qualcuno li acquista, che qualcuno li usa (o almeno ci prova, magari con l’appoggio di un tutorial) e che qualcuno riesce persino a vendere le risultanze (ad un qualcun altro). Non dubito che i grafici, come Susan mi promette, saranno splendidi ed ineccepibili da ogni punto di vista. La filiera a questo punto è completa.
Quello che vorrei rispondere a Susan, ed a tutte le sue colleghe che affollano gli uffici vendita dei servizi dedicati agli istituti di ricerca, le quali mi intasano la casella di posta elettronica con i loro corsi on-line di software mirabolanti, è che quel poco, o tanto, di ricerca di mercato che ho imparato, l’ho imparato “sul campo”, cioè facendo ricerca di mercato.
Care Susan e colleghe, vi assicuro che si possono studiare tutti i libri di equitazione del pianeta, si possono fare tutti i corsi di ippica disponibili sul web, ma non per questo qualcuno imparerà a cavalcare un quadrupede in carne e criniera. Per imparare ad andare a cavallo, non si scampa, ci vuole il cavallo, bisogna salirci sopra, vedere come la bestia reagisce e prepararsi al tonfo.