100 anni fa è nato il Samba, il quale resta ad oggi il ritmo più popolare del Brasile. Come è possibile non solo sopravvivere così a lungo ma diventare l’emblema musicale del Brasile e di un intero popolo?
La risposta è in effetti semplice. Il Samba si è continuamente reinventato, segmentandosi sulla base dei diversi target, stili e situazioni: Samba-cancao, Samba de roda, Samba enredo, partido novo, pagode, Samba jazz, esquema novo… sono alcune delle varianti del Samba primogenito. Queste varianti si rivolgono a pubblici diversi ma che condividono comunque l’anima del Samba. Si tratta in effetti di un esempio di segmentazione di marketing a carattere spontaneo, sviluppatasi grazie alla confluenza di artisti dall’estro musicale più diverso. L’altro determinate elemento del mix (di marketing) del Samba è rappresentato dalla resistenza (barriera linguistica ma non solo) nei confronti della musica anglosassone la quale ha omogeneizzato, globalizzandoli, i gusti musicali dei giovani di tutto il mondo.
Ascoltare il primo Samba, ufficialmente riconosciuto come tale,“Pelo Telefone” di Donga, suscita tuttora una certa sensazione.
Come ebbe a dire il poeta Vinicius de Moraes: “nulla al mondo è comparabile con la bellezza del Samba”.