Nel mondo del marketing esistono rapporti numerici ben consolidati, stabili da decenni, al punto da apparire fondamentali, come fossero espressione di una qualche legge di mercato invisibile.
Forse il più celebre è 80/20, mutuato dal principio di Pareto, che esprime il rapporto tra quota di giro d’affari e quota di clienti che lo genera: secondo questa formula gran parte del fatturato infatti scaturisce di regola da una ristretta fascia di clientela.Questo 20% di utenza rappresenta in effetti il vero capitale dell’azienda a cui dobbiamo prestare la massima attenzione.
C’è anche la regola del 70/30 per cui un brand dovrebbe preservare coerenti e inalterati il 70% dei suoi elementi costitutivi concedendo al restante 30% di adattarsi allo spirito del tempo, cioè allinearsi alle richieste della tendenza, conservando comunque la riconoscibilità del brand.
Si può anche in proposito far riferimento agli sforzi di alcuni marchi di rilievo internazionale in direzione del colore verde, colore decisamente meno drammatico del precedente rosso acceso e più sintonizzato sulle attuali preferenze dei consumatori.
Ma c’è anche l’insidioso 50/50, per cui, alla vigilia del voto, ormai aspetto molto comune nelle competizioni elettorali nel mondo occidentale, i due principali schieramenti raggiungono una posizione di sostanziale equilibrio, di analogo peso, rendendo tra l’altro la vita difficile a chi si occupa di pronostici elettorali.