Oggi la carta igienica è considerata, a ragione, un irrinunciabile prodotto di base ma fino agli anni ‘50 il ricorso alla carta di giornale era la norma (con tutti i problemi di cessione dell’inchiostro di stampa). Ma ormai dal consumo restano escluse solo alcune regioni dell’Asia e dell’Africa.
Nonostante che il primo brevetto risalga a 160 anni fa, la comunicazione pubblicitaria della carta igienica ha inizio solo nel 1955 quando la Scott Paper mandò in onda negli USA il primo commercial televisivo per promuoverne l’utilizzo. Prima la comunicazione della carta igienica restava affidata esclusivamente al passaparola, sui media non si poteva neppure indicare il prodotto, ritenendolo innominabile.
Non esisteva neppure una vera marca, molti negozianti la vendevano con il nome della propria insegna.
La carta igienica si presenta al consumatore, in accordo con la segmentazione operata dal marketing, in modi estremamente diversificati.
Come già avviene con le T-shirt,viene utilizzata anche come veicolo della comunicazione: troviamo carta igienica con sopra stampata la carta moneta, decorata con i volti di politici più o meno invisi, ci sono anche delle carte igieniche con stampato sopra un corso di lingua, barzellette o poesie.
Già alcuni anni fa avevamo notato in alcuni aeroporti la pubblicità di una carta igienica nera, destinata ad un pubblico abbiente e sofisticato, proposta per fare da pendant ai pezzi neri ceramici del bagno, ma anche alle lenzuola di seta ovviamente black.
Un gusto opinabile quello del black, ma molto diffuso in alcuni strati della popolazione che si sente in tendenza. Recentemente la pubblicità della carta igienica PERSONAL VIP BLACK è stata contestata e rimossa. Lo slogan “black is beautiful” utilizzato per il lancio di questo prodotto così esclusivo era infatti già stato utilizzato negli anni ’60 dal movimento di protesta afroamericano che rivendicava i diritti civili alla popolazione di colore. L’accusa di un sottofondo razzista ha portato all’interruzione della campagna pubblicitaria, ma non della vendita, visto che la casa produttrice afferma che questo prodotto segue una tendenza già affermatasi in molte altre nazioni.
Bianca o nera che sia, la carta igienica di qualità, quella morbidissima, quella con sempre più veli, costituisce addirittura, secondo gli analisti finanziari, un valido indicatore della fiducia dei consumatori e delle prospettive economiche di una nazione.