L’animale eponimo dell’esigenza di preservazione delle specie animali a rischio di estinzione, il panda gigante, è stato riclassificato nella categoria degli animali sotto osservazione (“vulnerabili”). Con comprensibile soddisfazione WWF ha affermato: “questa è una vittoria per la conservazione dell’ambiente”.
Peraltro il logo del WWF, a ragione considerato uno dei migliori marchi delle organizzazioni no-profit, raffigura proprio il panda gigante. Paradossalmente la lotta per la preservazione della specie ne inficia adesso la credibilità, attenuando la gravità dell’emergenza ambientalista. In altre parole l’identità di marca del WWF non corrisponde più ad una situazione di pericolo immediato per la sopravvivenza del panda.
Con il tempo il WWF rischia di perdere la caratteristica più importante per questo tipo di Associazioni: l’immediata identificazione con la mission istituzionale.
Opportunamente l’agenzia pubblicitaria londinese Grey ha proposto al WWF di intervenire (gratuitamente), sostituendo il panda con un altro animale a rischio di estinzione indicando anche le modalità grafiche della transizione, dal panda ad un orso bianco stilizzato in campo bianco dal quale emergono solo gli occhi e l’area naso-bocca. Il candidato ideale infatti, secondo l’agenzia pubblicitaria potrebbe essere l’orso polare (in genere gli animali che possono assumere una posizione eretta risultano più simpatici). Una popolazione ristretta minacciata dalla riduzione della calotta polare, a sua volta determinata dal cambiamento climatico.
Il WWF non è solo a trovarsi in questa situazione. Proprio ieri camminando lungo l’Arno nella zona nord di Firenze mi sono trovato di fronte, come ormai è consuetudine, ad una cospicua famiglia di aironi, una specie che era stata segnalata come a rischio estinzione, ma che da qualche tempo è tornata a ripopolare le rive del fiume.
Magari anche la rivista ambientalista Airone dovrà rinnovare il proprio logo. Almeno lo consigliamo visto che la denominazione non rappresenta più una specie animale a rischio di estinzione.