Quando si progetta qualcosa di nuovo, sia un concetto di ristorante che un prodotto alimentare, che una diversa formazione politica, che un ambiente cucina o uno zaino da trekking …, si dovrebbe di regola partire dal motivo e dalle aspettative di chi acquisterà e utilizzerà quel prodotto e da quello che il prodotto, ambiente, o set di idee condivise, rappresenta per il target ed il suo stile di vita. Più che ovvio, dirà qualcuno! Sì, ma non sempre è così. Ed infatti assistiamo spesso a progetti flop, quando ciò che viene offerto non corrisponde a quanto il consumatore chiede.
Capita, ad esempio, che il consumatore richieda un prodotto alimentare privo di grassi, sodio, zuccheri, proteine, dolcificanti artificiali, OGM, acido fosforico …, ma anche in questi casi può venire accontentato. La Croix ne è un esempio emblematico. Un’acqua frizzante in lattina ai gusti più vari, che contiene il nulla. Ed infatti tutto quello che abbiamo indicato, grassi, sodio, zuccheri, … , sono totalmente assenti in quest’acqua frizzante che come scritto in etichetta contiene zero di tutto. Il sito ci informa che l’acqua proviene da varie località degli USA (quindi specificano, prodotto nazionale con bassa impronta di carbonio) e subisce un triplo trattamento di filtraggio per rimuovere additivi e impurità. Le vendite (e le azioni della società) registrano una crescita esponenziale, nonostante che si tratti semplicemente di un’acqua frizzante in lattina ai gusti più vari, priva di qualsiasi altro ingrediente.
Ascoltare il consumatore può portare anche a questi paradossi, ma se il mercato tira significa che quello che viene richiesto è “il senza-tutto” (piuttosto che un arido elenco di quello che contiene).