Mi è capitato più volte di andare sul sito Amazon Brasile www.amazon.com.br per acquistare dei libri. Constatavo che l’offerta continuava ad essere limitata ai libri e agli e-book in formato Kindle.
Per quanto riguarda i libri Amazon conta in Brasile quasi 1.000 partner librari, con una vendita di 300.000 libri all’anno, il che corrisponde al 10% dell’intero mercato brasiliano ma sarà in grado di ampliare la propria offerta?
La risposta ci proviene dalla stessa Amazon. Se al momento Amazon in Brasile vende solo libri andrà a breve (al massimo entro Ottobre affermano) ad espandere il suo catalogo, come ha già fatto in tante altre nazioni.
Sulla base dell’esperienza cumulata nei mercati commercialmente più evoluti di Stati Uniti ed Europa, l’offerta di Amazon andrà a coprire praticamente tutte le merceologie, dai prodotti per la casa all’informatica ed adesso forse anche agli alimenti “naturali” (si veda l’acquisizione di Whole Foods)
I negozi brasiliani, così come le grandi catene (anche quelle italiane solitamente presenti nei centri commerciali) ed il commercio on-line, sono profondamente preoccupati da quella che avvertono come un’invasione commerciale di stampo statunitense; c’è infatti la consapevolezza che l’impatto economico sarà terribile e molti commercianti saranno inesorabilmente costretti a chiudere..
Almeno inizialmente i commercianti brasiliani saranno protetti dalle barriere che connotano il mercato di quel paese: difficoltà logistiche, costi e tempi di trasporto, causa una viabilità non sempre adeguata e, soprattutto, un sistema fiscale estremamente contorto ma poi …
Abbiamo una discreta conoscenza delle peculiarità del mercato brasiliano e gli scenari che si presenteranno. Possiamo dire che questa guerra commerciale annunciata, con effetti prevedibili sull’innalzamento della mortalità nel commercio, potrebbe essere più efficacemente controllata con lo strumento della ricerca di mercato, cercando di prevedere le reazioni dei consumatori brasiliani all’ingresso sul proprio territorio del “più grande negozio del mondo” e quali potrebbero essere le strategie da mettere in atto per evitare il peggio.
Perché comunque niente è inevitabile. Si tratta come sempre di conoscere per poter meglio (re)agire senza subire passivamente.