La politica con i neuroni a specchio

Ripensavo recentemente al primo cantante semi-virtuale, Max Headroom, una sorta di marionetta sviluppata in un ambiente grafico che interpretava musica sintetica prodotta da un campionatore di suoni. Provo tenerezza per questa produzione naif che oggigiorno non può confrontarsi neppure con la produzione casalinga di un qualsiasi smanettone che, munito di un programma gratuito di grafica…